Aumentato indice di massa corporea associato a minore tempo alla perdita della risposta a Infliximab nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale


L'obesità è un problema emergente nella cura dei pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) ed è stata associata a una risposta ridotta ad Adalimumab.
Non è noto se l'obesità influenzi la risposta a Infliximab ( Remicade ).

È stata utilizzata una coorte retrospettiva di 124 soggetti con malattia infiammatoria intestinale all’avvio della terapia con Infliximab, e naive alla terapia biologica.
I pazienti sono stati stratificati in base al proprio peso e al loro indice di massa corporea ( BMI ).

L'esito primario era la prima occorrenza di una riacutizzazione di malattia infiammatoria intestinale definita come aumento della dose di Infiximab, impiego di corticosteroidi, interruzione di Infliximab, ricovero in ospedale, o interventi chirurgici.

I pazienti obesi ( BMI maggiore di 30 kg/m ) con malattia di Crohn hanno avuto più probabilità di avere una riacutizzazione di malattia infiammatoria intestinale rispetto ai pazienti non-obesi ( hazard ratio corretto, HR=3.03; P minore di 0.001 ).

I pazienti in sovrappeso ( BMI maggiore di 25 kg/m ) con colite ulcerosa hanno mostrato una tendenza simile ( HR=9.68, P=0.06 ).

Quando sono state considerate come variabili continue, l’aumento della massa e dell’indice di massa corporea sono risultati associati a riacutizzazioni precoci di malattia infiammatoria intestinale e malattia di Crohn ( aHR=1.06 per unità di aumento di BMI, P=0.02 e 1.02 per kg di aumento della massa corporea, P=0.02 ) e colite ulcerosa ( aHR=1.3 per unità di aumento di BMI, P=0.01 e 1.11 per kg di aumento della massa corporea, P=0.004 ).

In conclusione, l'aumento del peso corporeo è associato a un tempo minore alla perdita della risposta a Infliximab nella malattia di Crohn e colite ulcerosa. ( Xagena2013 )

Harper JW et al, Gastroenterology 2013;19:2118-2124

Gastro2013 Endo2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

I pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) sono ad aumentato rischio di tromboembolia venosa ( VTE ). Sono...


I dati sull'associazione tra dermatite atopica e malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) non sono coerenti. Pochi studi hanno esaminato...


Esistono prove crescenti di un’influenza dell’asse intestino-cervello sulla storia naturale della malattia infiammatoria intestinale ( IBD ). Le terapie psicologiche...


I pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) corrono un rischio maggiore di eventi tromboembolici, ma le prove sul...


Ci sono pochi dati sull'uso di Vedolizumab ( Entyvio ) nei bambini con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ). Sono...


Il Carbossimaltosio ferrico ( Ferinject ) ha indotto un tasso più elevato di ipofosfatemia rispetto al Derisomaltosio ferrico ( Monoferric...


Il ruolo dell'asse cervello-intestino è di crescente interesse nella malattia infiammatoria intestinale, poiché il legame tra disturbi mentali comuni e...


Una ricerca ha mostrato che la Mesalamina ( anche nota come Mesalazina e 5-Aminosalicilato, Asacol ) è risultata associata a...


La malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) è una condizione permanente senza cura, i cui pazienti potrebbero manifestare sintomi di...


Il rischio di eventi avversi gastrointestinali correlati alla terapia con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) nei pazienti con...